In questo periodo sempre più attento all’ecologia delle risorse ma anche ai consumi è utile capire che cosa si possa fare concretamente per ridurre costi e impatti. Il modo migliore per partire è senz’altro cominciare dalla propria casa, dagli oggetti che utilizziamo quotidianamente: i nostri elettrodomestici. Quelli che seguono sono dei piccoli “trucchetti” che vi sveliamo per ridurre il bisogno di energia elettrica e conseguentemente il costo complessivo in bolletta. Oltre al portafoglio, anche il pianeta ringrazia!
Il primo passo è sicuramente l’acquisto, valutando una classe energetica superiore. Non deve preoccuparsi chi ha già comprato all’epoca una classe inferiore, vi daremo qualche consiglio utile anche in questo caso.
Come funzionano le classi energetiche? Ricordiamo che se avete delle etichette con scritto +++ o ++ avete elettrodomestici che seguono la vecchia classificazione. Quella nuova va dalla A (superiore, bassi consumi) alla G (inferiore, alti consumi).
Comprare un elettrodomestico di classe A può risultare più costoso inizialmente ma è anche vero che i costi si ammortizzano nel tempo con la resa energetica ottimizzata che questi sono in grado di produrre.
Un esempio? Una lavatrice di rango C, per un bucato da 5 kg, rispetto a una di rango A, può avere un consumo di energia 3 volte superiore.
Risparmiare energia con la lavatrice
La lavatrice è sicuramente l’elettrodomestico tra i più energivori in casa e ha un notevole impatto con una media di consumo di circa 2 kWh. Con alcuni accorgimenti semplici tuttavia si può ridurre l’assorbimento e ottimizzare la spesa energetica. Questi sono i nostri suggerimenti:
- Leggere bene l’etichetta. La scheda tecnica che accompagna l’apparecchio contiene sempre informazioni molto utili da consultare attentamente, come le indicazioni sui consumi, l’impatto ambientale, la classe energetica, la capacità e anche il rumore prodotto.
- Sfruttare la tecnologia. Alcune lavatrici possono usare l’acqua calda direttamente dal boiler o dallo scaldabagno anziché riscaldarla da sé con notevole dispendio di energia. Il consiglio è di non lavare a temperature troppo alte perché oltre che a rovinare le fibre viene richiesta più energia per scaldare l’acqua. Un programma a 60° anziché a 90° può far risparmiare il 30% di elettricità.
- Attenzione al detersivo. Non ne occorre troppo e se naturale è meglio. Il tappo può rivelarsi un ottimo dosatore. Le dosi dipendono dalla quantità di bucato, dal livello di sporco e dalla durezza dell’acqua (cioè alla quantità di calcare presente nell’acqua). La regola generale è che per 1 kg di biancheria si usano 25 ml di detersivo.
- Cicli di lavaggio notturni. Programmare la lavatrice per azionarla a pieno carico e nelle ore notturne, a tariffa energetica agevolata.
- Il prelavaggio non serve. Si rivela poco efficace e molto dispendioso, sia in termini energetici che idrici. Occorre pulire regolarmente anche il filtro.
- Detergenti ecologici. Sono preferibili i detergenti ecologici in confezioni biodegradabili.
Risparmiare energia con la lavastoviglie
La lavastoviglie invece ha un consumo medio stimato di 1,45 kWh per ciclo di lavaggio. Le differenze tra classi energetiche si fanno sentire: passare da una classe B a una classe A significa risparmiare più di 60 euro all’anno per l’elettricità e diversi metri cubi di acqua.
Consuma in media molta elettricità rispetto agli altri elettrodomestici quindi usarla con competenza equivale a risparmiare acqua e assicurarle una lunga vita.
Non solo: molti sono convinti che sia meglio lavare a mano i piatti. In realtà considerati i tempi di lavaggio manuale si butta via molta più acqua (fino al 70%) ed elettricità.
In generale:
- Lavare in lavastoviglie sempre a pieno carico e senza sovrapporre le stoviglie.
- Scegliere il programma ‘eco’ per stoviglie poco sporche ed evitare l’asciugatura con aria calda.
- Lasciare in ammollo le stoviglie con sporco difficile e usare il detersivo specifico con moderazione.
- Pulire il filtro e rabboccare il sale per prevenire il calcare e fare un ciclo a vuoto con aceto bianco ogni due mesi.
- Sfruttare l’asciugatura per cuocere al vapore i cibi con le ricette del libro Come cucinare con la lavastoviglie.
Risparmiare energia con il frigorifero e il congelatore
Il frigorifero e il congelatore sono elettrodomestici che consumano circa 0,25 kWh ciascuno. Per risparmiare energia elettrica, è meglio scegliere modelli in classe A o combinati a doppio compressore.
Altri consigli per ridurre i consumi sono:
- Posizionare il frigorifero lontano da fonti di calore e dal muro.
- Regolare la temperatura interna in base alla stagione, tra i 4° e i 6° per il frigo e tra i -18 e i -15° per il freezer.
- Evitare di aprire le porte spesso e di mettere cibi caldi all’interno.
- Pulire la serpentina periodicamente e sbrinare il congelatore quando il ghiaccio è troppo spesso.
- Riporre gli alimenti nel ripiano più adatto alla loro conservazione (quelli alti sono più “caldi”, quelli in basso più “freddi”.
- Riporre carne e pesce nei ripiani in basso insieme alla verdura; al centro uova, latte e formaggi.
Seguendo questi trucchi si può risparmiare anche 1.000 euro in dieci anni.
Risparmiare energia con il forno elettrico
Anche il forno ha dei consumi generalmente molto elevati (circa 2,3 kWh). Un forno di classe superiore consuma 3 volte meno di uno inferiore.
I nostri consigli per ottimizzare il risparmio:
- Preferire il forno a gas, più efficiente dal punto di vista energetico.
- Evitare il forno a pirolisi, che perde calore e consuma molto.
- Usare il microonde per scaldare gli alimenti, non per cucinarli.
- Aprire lo sportello il meno possibile durante la cottura per non disperdere il calore.
- Spegnete il forno prima della fine della cottura e sfruttate il calore residuo.
- Pulire il forno ogni volta che viene usato, meglio se ancora caldo.